Kabarondo, 26/11/'10Quali notizie?
Venti i giorni sono trascorsi dalla partenza.
Stanchi, e provati di ritorno da Kigali,
questa sera scelgo di fermarmi un istante:
per guardare inditero.
Giorni pieni, intensi, frenetici.
spola tra la capitale per quel visto che ancora non abbbiamo,
ma che ci fa la grazia di farci provare l'essere stranieri
e visite fugaci alle tre case Amahoro.
Così più che sentirti a casa,
provi la sensazione del "turista di passaggio":
non fai in tempo ad arrivare che già devi andare,
e quando ti sembra di aver imparato qualche nome degli ospiti,
sei già sul toyota, perchè un altro impegno ti aspetta.
Poi, ci sono i possibili lavori da guardare:
vorresti, ma non sei ingegniere.
Ci sono presentazioni di rito,
ma di cui non capisci il senso.
Ci sono relazioni che desideri coi piccoli e i poveri
che non decollano, perchè non sai la lingua...
Tante situazioni che richiedono il giusto tempo.
E allora con pazienza, e in ascolto,
ti accorgi, col cuore leggero,
dei doni ricevuti che abbondano:
"so-stare" in casa per con-dividere il servizio,
la bellezza degli ospiti
la preghiera e il capitolo con la Vale e Vale,
il giorno di adorazione,
in cui quasi ci si ferma come fece Maria,
quando passò Gesù a farle visita,
lo stile diverso ma unico delle tre case,
il chiedere ai piccoli il nome di questa o quella cosa,
la bellezza delle mille, e sono davvero millle colline,
il sentirsi accompagnati da Valentino, e custoditi dalle tre ragazze...
ancor di più incoraggiati da chi è rimasto a casa ma che è qui con noi.
con l'augurio di cominciare l'Avvento in comunione,
un abbraccio a ciascuno,
Matte
Grande mister...
RispondiEliminabuon cammino in terra d'Africa... ti sento lanciato!! Ottimo... e qua c'è la neve!!