martedì 30 novembre 2010

inzio d'Avvento...


Kabarondo, 28-11-2010

Prima Domenica d'Avvento

Anniversario della prima apparizione della Madonna di Kibeho

“vegliate dunque, 
perchè non sapete in quale giorno
 il Signore vostro verrà”


Siamo appena rientrati dalla Santa Messa, la prima, delle 07:30  è quella di tutta la Comunità. La seconda, delle 10:30 è per i giovani. Avendo con noi Valentino, indovinate a quale siamo costretti ad andare???!!!
La Chiesa come ogni domenica qui, era gremita; sulle mini-panchine  eravamo un po' stretti: impariamo che non è sempre scontato ma che è bello, però, fare posto all'altro,anche quando l'altro il posto se lo prende!
Dopo i saluti sul sagrato di terra rossa, rientriamo a casa, dove le azioni oggi, sembrano essere rallentate: è domenica, l'acqua della cisterna è terminata, dall'acquedotto arriva solo aria e da giorni non piove se non per pochi minuti.
È la stagione delle piogge però purtroppo le “cose” non vanno come dovrebbero.
Chiaramente, come ci fa notare Odette, i problemi non sono solo quelli domestici: i raccolti sono e saranno più scarsi.

Giovedì e venerdì  eravamo in capitale: per l'ennesima volta! 
Il toyota era in officina (ma i lavori non sono ancora finiti);  e noi abbiamo fatto visita ai tre bimbi,Sado Kofy e Innocent, di Kabarondo che vivono all'orfanotrofio di Padre Vito. Siamo stati anche a farci conoscere dal Nunzio Apostolico che ci ha accolti in modo molto cordiale.
Parlando con lui, è emersa la sofferenza della Diocesi per l'assenza di una guida. Sensazione che anche noi percepiamo in ogni passaggio in Vescovado o negli incontri coi parroci.Sembra che la situazione non si sbloccherà per diversi mesi ancora. Abbiamo cercato di incontrare l'Arcivescovo di Kigali,ma, soltanto una volta arrivati a Kibungo, ci è stato detto che non sarebbe venuto. 

Venerdì pomeriggio, tornando verso casa, ci siamo fermati a Mukarange dove avevamo appuntamento con un tecnico per vedere insieme a Mediatrice e all'Abbè Egidie (arrivato più tardi ma di cui abbiamo molto apprezzato la presenza) i lavori da fare: aspettando il preventivo, martedì, con lo stesso tecnico, andremo alla Casa di Bare.

La fatica più grande di questo primo periodo, emersa dalle nostre condivisioni, è un po' quella di non essere ancora riusciti a fermarci, con calma, nelle Case.

Odette ci ha confidato il desiderio di ringraziare, a nome di tutte e tre le responsabili, le Case di Carità e le persone incontrate  per l'accoglienza ricevuta durante il loro soggiorno in Italia.


Agenda

02 e 08 dicembre: visite mediche di Theophile e Andrei (ospiti della casa di Kabarondo) all'ospedale di Rwinkwavu   

06 dicembre: partenza di “Varantino”

09 dicembre: ritiro spirituale delle tre ragazze con l'abbè Albert (che si è reso disponibile nel continuare a seguire il percorso spirituale e di discernimento delle ragazze)

12dicembre: il responsabile di tutti i volontari della parrocchia di Kabarondo ci ha invitati nella centrale di Nyagasambu per un incontro di sensibilizzazione


Un abbraccio a tutti. Murabeho e murakoze.




      

sabato 27 novembre 2010

Amakuru?

Kabarondo, 26/11/'10
Quali notizie?
Venti i giorni sono trascorsi dalla partenza.
Stanchi, e provati di ritorno da Kigali,
questa sera scelgo di fermarmi un istante:
per guardare inditero.
Giorni pieni, intensi, frenetici.
spola tra la capitale per quel visto che ancora non abbbiamo,
ma che ci fa la grazia di farci provare l'essere stranieri
e visite fugaci alle tre case Amahoro.
Così più che sentirti a casa,
provi la sensazione del "turista di passaggio":
non fai in tempo ad arrivare che già devi andare,
e quando ti sembra di aver imparato qualche nome degli ospiti,
sei già sul toyota, perchè un altro impegno ti aspetta.
Poi, ci sono i possibili lavori da guardare:
vorresti, ma non sei ingegniere.
Ci sono presentazioni di rito,
ma di cui non capisci il senso.
Ci sono relazioni che desideri coi piccoli e i poveri
che non decollano, perchè non sai la lingua...
Tante situazioni che richiedono il giusto tempo.
E allora con pazienza, e in ascolto,
ti accorgi, col cuore leggero,
dei doni ricevuti che abbondano:
"so-stare" in casa per con-dividere il servizio, 
la bellezza degli ospiti
la preghiera e il capitolo con la Vale e Vale,
il giorno di adorazione,
in cui quasi ci si ferma come fece Maria,
quando passò Gesù a farle visita,
lo stile diverso ma unico delle tre case,
il chiedere ai piccoli il nome di questa o quella cosa,
la bellezza delle mille, e sono davvero millle colline,
il sentirsi accompagnati da Valentino, e custoditi dalle tre ragazze...
ancor di più incoraggiati da chi è rimasto a casa ma che è qui con noi.
con l'augurio di cominciare l'Avvento in comunione,

un abbraccio a ciascuno,

Matte

sabato 20 novembre 2010

L'arrivo &...L'applauso

Atterati di sera. Col buio pesto.
 Ma con il cuore pieno di gioia.
Odette insieme ad un ragazzo,
autista per l'occasione,ci accoglie festante.
Immortaliamo il momento.e poi via. La strada è buona,
l'asfalto scorre veloce, e in un ora e mezza siamo a casa...
nella nostra nuova casa dove una grossa cisterna domina il cortile.
L'edificio, a forma di L quasi l'abbraccia.
Stringiamo mani, udiamo voci, ma non capiamo nulla.
intravediamo volti nuovi, diversi.
I sorrisi però, sono gli stessi, conosciuti.
Un cena veloce, e poi in camera, sobria ma accogliente:
c'è odore di vernice,
per il nostro arrivo, bramato, un gesto d'attenzione,
il ridipingere.
C'è la candela, un letto grande.
Crollo, anche se l'adrenalina percorre
 tutto il mio corpo,più e più volte.
La Messa in parrocchia è alle 10.30:
fa caldo, e siamo super stretti nelle mini-panchine.
Mi sento tremendamente osservato, pur sapendo che qui,
l'altro sono io: cerco rifugio nel seguire la liturgia
ma il kiniyarwanda, è impenetrabile.
Poi un applauso.
Fragoroso.
Inaspettato.
E' il momento della Consacrazione!
Quasi senza accorgermene mi unisco.
Un applauso per ringraziare.
Un applauso per benedire.
Un applauso per cominciare.
Insieme a voi questo cammino.

Matte

Muraho!

Mukarange, sabato 13/11/'10

Ciao a tutti, vi scriviamo dalla casa di Mukarange dove stiamo trascorrendo il weekend.Il viaggio verso il Rwanda è andato bene, senza problemi particolari, a parte un lieve ritardo.Ad attenderci a Kigali c'era Odette, con un ragazzo che per l'occasione era l'autista designato.Domenica Mattina, dormitina,e poi abbiamo partecipato alla seconda messa, ma non essendoci l'abbè Nestor, la presentazione alla comunità di Kabarondo ci sarà domenica 28 novembre; al pomeriggio insieme ad Odette siamo stati invitati per un tè, dalle petit Seur di Gesù di Kabarondo:è stata l'occasione per conoscersi, e ritrovarsi facendo vedere le foto del matrimonio di Paola.Lunedì e Martedì ci siamo fermati in casa a Kabarondo, partecipando all'adorazione del martedì.Dopo la Messa in casa delle 18 abbiamo accolto a cena l'abbè Nestor e l'abbè Emmanueli (vicario),i due sacerdoti della nostra parrocchia.Mercoledì invece siamo partiti per una breve visita a Bare, pranzando con Egidia,gli ospiti, e il nuovo parroco, l'abbè Gilbert e fermandoci con loro anche nel pomeriggio.Giovedì, dopo la Messa in parrocchia, Kigali:Giornata intesa, con l'Odette che ci ha accompagnato,registrandoci al consolato italiano,e piccole spese con Odette.
Venerdì, ci siamo fermati a Kabarondo,doccia calda, un po' di riposo, e preparando gli zaini per il
weekend Mukarange.Noi stiamo tutti bene, e ogni giorno ci siamo ritagliati un momento di preghiera in italiano,dove ognuno di noi fa un piccolo capitolo, impegnandoci a perseverare cogliendo l'importanza
del momento.Anche gli ospiti delle tre case stanno tutti bene, contenti di avere di nuovo Abavolontera!!!
Ancora ci è difficile stilare una lettera a cinque mani: crediamo di poterlo fare dopo un incontro con
le tre responsabili, nelle prossime settimane, in cui cercheremo di capire se è possibile un momento
di verifica mensile insieme.Rispetto allo studio della lingua, ancora non abbiamo trovato un insegnante, ma stiamo valutando alcune possibilità.
Brevemente il programma della prossima settimana:
• domenica Messa e saluto alla comunità di Mukarange
• lunedì Kigali per presentare domande dei visti permanenti
• martedì Kabarondo, giornata di adorazione
• mercoledì visita al centro di sanità Padre Tiziano, pomeriggio incontro con l'abbè Attanase,
segretario del Vescovo, e forse con l'abbè Mambara, per verificare la sua verificare la sua
disponibilità ad accompagnare spirituale le responsabili delle tre case.
Murabeho,
un abbraccio,
Ma&Va&Va

La visita in Italia...

Durante il mese di ottobre abbiamo ricevuto la visita di Odette, Mediatrice e Egidia, le Responsabili delle tre Case Amahoro presenti in Rwanda.
Mukarange aperta nel 1995; Kabarondo aperta nel 1999; Bare aperta nel 2005. Ogni Casa ospita 14-16 persone: anziani, bambini denutriti, disabili fisici e/o psichiatrici... Ogni casa ha una Responsabile e una seconda volontaria “permanente”, la maggior parte dei volontari vengono per due/tre giorni e poi rientrano in famiglia e in casa svolgono i lavori che sono da fare in una normale famiglia, quindi alzano gli ospiti li aiutano se hanno delle necessità particolari, cucinano, fanno la lavanderia, coltivano i campi.Il tutto fatto a mano e senza l'acqua corrente, e per esempio a Bare anche senza la luce elettrica. Le Parrocchie suddivise in centrali hanno sempre necessità di animazione, il volontariato non è regolare e va sempre stimolato. La messa viene celebrata in Casa circa una volta alla settimana, gli altri giorni ci si reca in Parrocchia. L' Adorazione è frequente, il Rosario è quotidiano e la liturgia delle Ore Lodi- Vespri e Compieta è per tutti. Ogni Casa fa riferimento al Parroco nelle scelte quotidiane. Le Case Amahoro vivono delle offerte che arrivano dalla nostra Diocesi di Reggio Emilia ma anche dall'attività agricola che ogni casa svolge. Ognuna è fornita di terreno dove si coltiva, banane, fagioli ecc...
Da tempo si ipotizzava questo viaggio che si è reso possibile anche vista l' occasione del matrimonio di Paola e Marco. Le tre ragazze sono state prevaletemente nella CdC di Fosdondo dalla quale si sono recate a Fontanaluccia- Pietravolta, Roma e hanno visitato altre Case. Hanno avuto la possibilità di partecipare al 15 Ottobre e ad alcuni momenti del Centenario di Don Mario e della vita della Diocesi. Per una settimana si sono divise una per Casa (Sassuolo- Borgo- Cella) per immergersi più pienamente nella quotidianità della Casa e vi garantisco che sembravano proprio “a casa”: nella normalità della vita con gli Ospiti, nella preghiera, nell' accogliere chi passa. Questo nonostante le difficoltà con la lingua veramente impegnative. Le domande più quotidiane non sono mancate: perchè la Casa ha un pulmino? chi paga la benzina? come funziona la lavatrice? e il dottore? Tutto segno e richiamo ad una essenzialità di vita per noi un po' lontana.
La Diocesi di Kibungo sta attraversando un momento di grande sofferenza dovuta alla mancanza del Vescovo ( dimessosi volontariamente per problemi economici della Diocesi) e alle difficoltà che ne conseguono. L'incertezza del momento presente è molto forte.
Attualmente è in Italia per due anni di formazione anche Padre Bizimana, mandato dall' ex-Vescovo Kizito, per approfondire il carisma delle CdC e poi occuparsi delle case Amahoro. Questa occasione è stata molto proficua anche per la sua presenza e la possibilità di confrontarsi insieme sul loro cammino, sui loro desideri, sulle possibilità anche future delle loro scelte. Padre Bizimana dice spesso che le Case Amahoro sono della Parrocchia, dei cristiani e ogni scelta deve essere in questa direzione. Durante le giornate di Ritiro a Pietravolta abbiamo riletto insieme alcune “indicazioni per una bozza di statuto per le Case Amahoro”, raccolte già diversi anni fa, sulle quali si continuerà a pregare e riflettere. Mi sembra un grande dono conoscere ed essere vicini a questo cammino di speranza e vorrei trasmettere a tutta la Famiglia delle CdC il loro sentirsi nello stesso cammino di Chiesa e di Famiglia.
DEO GRATIAS!
Srmcristiana


giovedì 4 novembre 2010

L'attesa in-finita....

Un 'attesa lunga, di pochi giorni:
un cavillo burocratico e un visto
che non arriva mai per imparare la pazienza.
Tempo prezioso di cui ringraziare,
per "nascondersi" in montagna
come nella bassa più bassa,
per stare un pò più con la famiglia,
o per un paio di saluti ancora..
tempo per ripensare la partenza,
tempo per provare mille emozioni
che cozzano tra loro,
ma che ti portano tanta vita,
tempo per sentirsi già di là dall'Italia...
perchè è li che la Nadia Pozzi pensa il Rwanda...
attesa-in, è desiderio dentro,
che non si contiene più;
finita, perchè Sabato è qua, tra poche ore.
Saluntando la casa di Fosdondo
Maurizio Bartoli
all'orecchio mi ha sussurrato..
:" e ricordati, sia fatta sempre la Sua, non la tua volontà." 
Si parte allora, per un anno alla scuola dei poveri e degli ultimi,
che sanno ciò di cui Matteo e Valentina hanno bisogno.

Loro, i piccoli, siano quelle mani che ci impasteranno,olio e farina.

Matte